Ogni mamma è imperfetta a modo suo
Quante volte abbiamo sentito la frase “Sei una mamma imperfetta”? E quante volte, qui a La Svolta, le abbiamo elogiate?
Questo tipo di mamma esiste davvero ed è assolutamente normale, anche nel mondo animale. Lo spiega bene “There are moms way worse than you: irrefutable proof that you are indeed a fantastic parent” (Ci sono modi di essere mamma peggiori di te: la prova che tu sei un genitore fantastico), il nuovo libro illustrato di Glenn Boozan. L’autrice racconta, in maniera ironica e rassicurante, come queste mamme animali siano imperfette a modo loro.
C’è mamma quokka, che quando incontra un dingo (simile a un cane lupo) lancia il proprio cucciolo al predatore per darsi alla fuga. Questa specie animale (classificata come “vulnerabile” nel suo stato di conservazione) vive prevalentemente nella regione sud-occidentale dell’Australia. Tendenzialmente, gli esemplari femmina dei quokka riescono a partorire circa 17 cuccioli nel corso della propria vita.
C’è poi mamma criceto che ogni tanto mangia i propri figli, ma non sempre. Può capitare quando i cuccioli nascono malati, per risparmiare loro sofferenze future; oppure quando lo stress post partum è eccessivo o la cucciolata è numerosa. E così la mamma decide di eliminare qualche figlio di troppo.
Anche i panda non sono in grado di prendersi cura di più di un cucciolo alla volta: quindi, in caso di gemelli, solo uno di loro viene accudito. I piccoli di panda necessitano infatti di numerose attenzioni nei mesi successivi alla nascita, in quanto ciechi e privi di una capacità di termoregolazione (nascono quasi privi di pelo).
Inoltre, i giovani di panda e koala sono affetti da coprofagia: ovvero, mangiano la cacca altrui, in questo caso della mamma. In realtà nel mondo animale non è una pratica così inusuale, perché permette ai cuccioli di acquisire i batteri necessari alla digestione della vegetazione.
«Se qualcuno ti dà della “mamma egoista”, rispondi che a volte le formiche dracula bevono il sangue dei loro figli», recita una vignetta del libro. Oppure, ricorda loro che le mamme aquile lasciano combattere i propri cuccioli fino alla morte. Il motivo? La sopravvivenza della specie è più importante e solo l’esemplare più forte può portarla avanti.
Chi è la mamma imperfetta adesso?