Culture

Il talento secondo Andrea Bocelli

Il celebre tenore è stato ospite dell’incontro La Generazione delle idee a Cuneo, un ciclo di eventi per festeggiare i 30 anni della Fondazione CRC. Insieme a lui, 2.500 studenti e 7 promesse della musica
Il cantante Andrea Bocelli durante un concerto a Hegra, in Arabia Saudita, nel 2021.
Il cantante Andrea Bocelli durante un concerto a Hegra, in Arabia Saudita, nel 2021. Credit: ANSA/US ENTE TURISMO AIUI
Caterina Tarquini
Caterina Tarquini giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
10 maggio 2022 Aggiornato alle 21:00

”È buffo, da bambino avrei tanto voluto fare il pugile o il calciatore. Poi, quando ho capito che al momento di fare le squadre di calcetto gli altri ragazzi non mi avrebbero mai scelto per primo, ho cambiato idea” ha raccontato con la sua inconfondibile ironia Andrea Bocelli, davanti ad alcune migliaia di persone a La Generazione delle idee, che oggi a Cuneo ha inaugurato un fitto calendario di eventi previsti per il 30° anniversario di Fondazione CRC, un ente non-profit che da decenni si dedica a progetti e iniziative culturali.

Una felice ricorrenza che coinvolge ben 86 realtà non-profit impegnate sul territorio di Cuneo e provincia.

Il fil rouge dell’incontro moderato dal giornalista Paolo Giordano è stato il talento, considerato sotto molteplici punti di vista.

È difficile definire cosa sia il talento. Un dono innato? Un’abilità da coltivare o addirittura costruire nel tempo? Oppure una combinazione dei due elementi?

Le personalità e gli artisti intervenuti - anche il giovane e talentuoso Matteo Romano, originario di Cuneo e salito alla ribalta con l’edizione del Festival di Sanremo di quest’anno - hanno espresso ognuno il proprio personale concetto di talento. Chi ha parlato di responsabilità, chi di incontro con se stesso e condivisione con gli altri, chi di amore.

L’evento dal titolo “Dialoghi sul talento”, organizzato in collaborazione con il festival Collisioni e Andrea Bocelli Foun dation (ABF), ha coinvolto oltre 2.500 studenti della provincia piemontese ed è solo il primo di una lunga serie di appuntamenti variegati, che mirano a valorizzare i giovani talenti musicali, ma anche a promuovere iniziative artistiche, di inclusione sociale e partecipazione ambientale.

“Il tema del talento e quello dell’educazione delle future generazioni sono centrali per la nostra istituzione e strategici per il momento storico che stiamo vivendo: solo investendo energie e risorse su queste priorità potremo assicurare un futuro di sviluppo per le nostre comunità” ha spiegato Ezio Raviola, Presidente della Fondazione CRC. “Per i nostri 30 anni abbiamo scelto di dedicare a loro il nostro primo incontro de La Generazione delle Idee. Vedere oggi il nostro palazzetto pieno di ragazzi è una grande soddisfazione”.

Non erano solo gli spalti a essere gremiti di bambini e adolescenti. Anche sul palco allestito per l’occasione, si sono esibite 7 giovanissime promesse della musica provenienti da 3 continenti diversi, a riconferma dello spirito inclusivo e internazionale dell’iniziativa, tra cui 2 studentesse della Royal College of Music di Londra - la soprano francese Clara Barbier Serrano e la soprano egiziana Laura Mekhail - ma anche alcuni allievi del percorso vocazionale “ABF GlobaLab” e musicisti dell’Accademia Musicale di Camerino “Franco Corelli”, tutti di età compresa tra i 16 e i 19 anni (i pianisti Monica Zhang , Xing Chang , entrambi di origine cinese, e Massimo Urban, la clarinettista Micaela Mancinelli e la sassofonista Eleonora Fiorentini).

Tra i tanti ospiti in scaletta però, quello più atteso, ovviamente, non poteva che essere Andrea Bocelli. “Cosa deve fare un genitore che ha un figlio di talento? Incoraggiarlo con tutte le sue forze, ma senza far drammi se non riesce a emergere.” ha spiegato il maestro di fronte alla platea.

Ma anche il cantautore Matteo Romano, astro nascente di Tiktok grazie al successo del brano Concedimi e reduce da Sanremo 2022, è salito sul palco con il suo sorriso timido per raccontare la scoperta del proprio talento.

“Non sono mai riuscito a immaginarmi in un contesto lavorativo diverso da quello musicale. Ho sempre voluto fare questo ed è stata una fortuna che i miei genitori non abbiano mai smesso di incoraggiarmi”. E ha aggiunto: “Ora sto cercando di coltivare questo talento, ci sono le mie prime date e i primi giri per l’Italia con la mia musica. Ma rimango con i piedi per terra, ho ancora molto da studiare e da imparare”.

Oltre a quello di oggi, tanti gli appuntamenti da segnare in agenda per il 30° anniversario della Fondazione CRC: l’inaugurazione di un nuovo spazio polifunzionale a Cuneo, dedicato ad attività di orientamento e formazione, poi a giugno “Spazzamondo”, una giornata di partecipazione collettiva alla pulizia e alla salvaguardia del patrimonio ambientale di cui saranno teatro vari comuni italiani, e infine l’installazione di 4 opere d’arte contemporanea “site specific” a Cuneo, Alba, Bra e Mondovì.