Ambiente

“Poisoned”, l’inchiesta ambientale premiata ai Pulitzer

Tre giornalisti del Tampa Bay Times, in Florida, hanno vinto il riconoscimento della cronaca investigativa per una indagine su una fabbrica di piombo inquinante
Il frame di un video dell'inchiesta "Poisoned" della redazione del Tampa Bay Times, tra i vincitori del Premio Pulitzer 2022.
Il frame di un video dell'inchiesta "Poisoned" della redazione del Tampa Bay Times, tra i vincitori del Premio Pulitzer 2022. Credit: dal sito www.tampabay.com/special-reports/investigations
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
10 maggio 2022 Aggiornato alle 19:00

C’è un tocco di ambiente nell’edizione 2022 dei premi Oscar del giornalismo. Lunedì pomeriggio un’inchiesta sui danni ecologici e alla salute causati da un centro di riciclaggio di batterie per automobili in Florida ha fatto scintille.

Per la categoria Investigative Reporting, quella dedicata, cioè, al giornalismo investigativo, la redazione del Tampa Bay Times ha ottenuto il celebre riconoscimento statunitense assegnato dalla Columbia University di New York e istituito nel 1917 in memoria del giornalista Joseph Pulitzer.

Con “Poisoned”, Corey G. Johnson, Rebecca Woolington e Eli Murray hanno battuto gli altri finalisti del Washington Post e dello Star Tribune con una inchiesta in tre puntate sui rischi altamente tossici per l’ambiente e per la comunità dell’impianto di Tampa che ha esposto i lavoratori e i residenti nelle vicinanze a livelli pericolosi di piombo e altre tossine.

Zachary T. Sampson, giornalista ambientale del quotidiano, ha raccontato lo sviluppo della storia: «I giornalisti del Tampa Bay Times stavano indagando su una storia legata al piombo nelle acque delle scuole locali, quando una fonte ha condiviso un documento che aveva alcune pagine contrassegnate». Era lì che si nascondevano i dati relativi ai tassi di avvelenamento da piombo della contea di Hillsborough, molto più elevati rispetto a qualsiasi altra zona della Florida.

La colpa ricadeva su una fonderia di piombo, ma non era riportato alcun nome. Da qui è partita l’indagine, che ha esaminato l’unico impianto simile della Florida, gestito dalla Gopher Resource, e ha scoperto che il riciclo delle batterie non era poi così sicuro come sembrava: “Siamo un fornitore nazionale di soluzioni ambientali in attività da oltre 75 anni. Il nostro scopo è il riciclo sicuro ed efficiente delle batterie al piombo in tutto il Nord America utilizzando pratiche sostenibili e tecnologie avanzate”, scrive l’azienda sul sito ufficiale.

Eppure, leggendo 100.000 pagine di cartelle cliniche, documenti aziendali e governativi, e parlando con lavoratori ed esperti, è emerso che le persone “l’hanno inalato, ne sono stati bruciati, ne sono stati ricoperti. E nessuno ha fatto niente”, spiega uno degli articoli. Diciotto mesi e più d’indagine sono serviti a dimostrare che i livelli di piombo diffusi nell’aria da Gopher erano centinaia di volte superiori al limite federale.

“Negli ultimi cinque anni, almeno 14 lavoratori attuali ed ex hanno avuto infarti o ictus, alcuni dopo aver lavorato nelle aree più contaminate dello stabilimento. Un dipendente ha trascorso più di tre decenni intorno al veleno prima di morire di malattie cardiache e renali a 56 anni”, spiega il Tampa Bay. Nella maggior parte dei casi, i dipendenti in questione erano neri o immigrati.

Secondo i reporter, l’azienda sapeva e aveva disattivato le funzioni di ventilazione che catturavano i fumi tossici. Il medico incaricato di controllare regolarmente i livelli di piombo nel sangue dei lavoratori ometteva di dire loro che erano troppo elevati per continuare.

Inoltre, “l’impianto ha pompato più piombo nell’aria di qualsiasi altra fabbrica in Florida negli ultimi due decenni. Le sue emissioni hanno costretto l’area circostante a non rispettare le normative federali sulla qualità dell’aria e hanno reso la contea di Hillsborough la peggiore dello Stato in termini di piombo cumulativo rilasciato nell’atmosfera”. Un danno ecologico enorme.

Non soddisfatto, Gopher ha scaricato ripetutamente acqua inquinata nel fiume Palm, ha rilasciato troppe sostanze chimiche nel sistema fognario di Tampa e ha gestito male i rifiuti pericolosi.

Il direttore operativo Eric Robinson, contattato dal quotidiano, ha risposto per iscritto, spiegando che Gopher ha dimezzato i livelli medi di piombo nel sangue dei dipendenti dal suo arrivo, nel 2006, e ha investito 140 milioni di dollari per rendere la fabbrica più sicura. I regolatori federali hanno inflitto delle multe per oltre 800.000 dollari all’azienda.

«La storia ha permesso alle persone più colpite di iniziare a mettere insieme i pezzi del puzzle, e questo per me è stato probabilmente l’aspetto più soddisfacente», ha detto uno degli autori dell’inchiesta, Johnson, quando ha vinto insieme ai colleghi.

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