Futuro

Le imprenditrici self-made sui social/2

Dopo la moda, ecco la nostra seconda tappa nel mondo delle piccole imprese femminili. Ti presentiamo 3 brand specializzati in gioielli. Hai anche tu una storia da raccontare? Mandaci il tuo link!
Credit: Dal profilo Instagram di Eilish Gioielli
Caterina Tarquini
Caterina Tarquini giornalista
Tempo di lettura 6 min lettura
3 maggio 2022 Aggiornato alle 19:00

Il nostro viaggio alla scoperta delle piccole imprese femminili italiane che si fanno largo sui social prosegue.

Nella prima puntata, abbiamo raccontato la storia di 3 brand di moda: non sono solo storie di successo, ma esempi positivi per tutte le donne che oggi, nel nostro Paese, cercano di costruire una propria attività.

E non sono poche, anzi: l’Italia vanta il più alto numero di imprenditrici che ora, dal 5 maggio, hanno la possibilità di aderire al Fondo di 200 milioni di euro, stanziato dal MiSE. Le risorse saranno destinate a professioniste in procinto di avviare un’attività o desiderose di rafforzarla che abbiano compilato e inviato i moduli necessari sul portale di Invitalia.

Ecco 3 nuove storie di impresa fiorite grazie alle piattaforme social e una passione comune: i gioielli.

Alessandra Tosini @violascharme

Per Alessandra Tosini, @violascharme su Instagram, l’idea di creare una propria linea di gioielli è nata come un piano B. Costretta a un lungo periodo di riabilitazione a seguito di un delicato intervento nel 2012, riscopre una grande passione: quella per i bijoux. L’amore per l’artigianato le è stato tramandato dal nonno e dal padre, esperti restauratori di mobili. Decide così di lasciare il precedente lavoro di perito metallurgico e di mettersi in proprio.

Alessandra inizia a creare i primi modelli con il suo materiale preferito, l’ottone. Anelli e bracciali cesellati a mano e personalizzabili, ma anche orecchini smaltati, dalle linee geometriche e con fili pendenti.

Il boom della sua attività arriva nel 2020: mentre i casi di coronavirus si moltiplicano e serrano Brescia, la sua città, in una morsa inaspettata e tragica, Alessandra, chiusa come tutti dentro casa, comincia a promuovere i propri gioielli sui social e lancia una campagna per sostenere la Fondazione della Comunità Bresciana, tramite l’acquisto di uno dei suoi bracciali con su scritto “Andrà tutto bene”.

Tra le sue creazioni più apprezzate, i bracciali personalizzati. “Una ragazza sarda operata al cuore”, racconta “a conclusione dell’intervento si è voluta fare un regalo, comprando un bracciale con scritto sopra “Da cuore a cuore”, mentre un ragazzo di Roma ha chiesto alla fidanzata di sposarlo con un anello con sopra inciso “Ti amo da qui all’infinito”.

Alice Canapa @eilish_gioielli

Gioielli ironici, spiritosi, un po’ naive, che richiamano le forme e i modelli degli anni ’50 e ’60, rivisitandoli con tinte vivaci e riferimenti pop. Il brand di Alice Canapa, @eilish_gioielli su Instagram è nato formalmente nel 2016, ma avviato a piccoli passi già 10 anni fa.

Partito come un hobby per pagarsi la retta universitaria e i viaggi estivi, diventa per Alice pian piano un’attività a tempo pieno. L’esperienza, durata 5 anni, in un laboratorio di decorazione e restauro di mobili, le fa comprendere che il percorso di studi intrapreso, quello di Ingegneria ambientale, non è la sua strada, che alla teoria preferisce la pratica e le attività manuali.

Dopo la laurea, si butta a capofitto nel suo progetto, si iscrive a una scuola orafa a Milano e per un anno si trasferisce nel capoluogo lombardo, per poi tornare nella sua città d’origine, Osimo, nelle Marche.

Con le macchine e gli strumenti essenziali per mettere su una piccola attività orafa, produce le prime collezioni e riscuote subito successo. “Ero confusa sulle mie prospettive e l’unica cosa che sapevo davvero era che mi piaceva creare gioielli. Il resto è venuto da solo”. Il segreto, per lei, sta nel non “fermarsi mai”, nel rinnovarsi e investire nella formazione, di apprendere nuove tecniche, sperimentare fornitori diversi ed entrare in contatto con altri artigiani, anche attivi in settori diversi dal suo.

“La parte più difficile per me non è stata tanto superare il timore del fallimento, che ho sempre messo in conto e accettato, ma trovare il coraggio di deludere le aspettative degli altri, principalmente della mia famiglia. Dieci anni fa era impensabile, oggi, invece, grazie all’avvento dei social e di regimi fiscali agevolati per giovani e startup, il mercato offre degli spazi di manovra”.

Tra gli articoli più apprezzati, le collane con filo d’ottone placcato in oro o argento e il font in corsivo inglese, quello in genere utilizzato per matrimoni ed eventi ufficiali, ma abbinato a scritte irriverenti come “sticazzi”, “odio tutti”, “disagio”. È stata una delle prime linee lanciate e tuttora rimane tra le più vendute e postate dalle clienti sui social.

Tra le collezioni più amate c’è “Jurassic girl”, che vede come modella la nonna di Alice.

Gea Scarselli @inorbitagioielli

Gea Scarselli, su Instagram @inorbitagioielli, prima di lanciarsi nella produzione di bigiotteria, lavorava a tempo pieno in un bar. Con un babbo falegname e una zia orafa però, la manualità è un dono di famiglia e così quando la zia le regala una scatolina con pinze, pietre e altri ferri del mestiere, le viene in mente di tentare quella strada, ma i turni al locale non le consentono di dedicarsi con costanza al progetto. Poi, con il Covid e il bar chiuso, decide finalmente di darsi una chance.

Segue un corso di bottega orafa e oltre ad apprendere la tecnica, si informa anche di marketing e vendita social. Ci sono tantissime cose a cui pensare, a partire dal nome, dal logo e dai colori. Gea comincia a piccoli passi, con l’aiuto di un’amica realizzai il sito web, ma soprattutto disegna le bozze dei primi modelli.

I pezzi di punta sono principalmente bracciali, ciondoli e anelli personalizzabili, su cui incidere frasi e parole speciali, ma anche la collezione “Nodini” e una delle prime che ha chiamato “Sospiri”.

Per adesso trova più semplice vendere ai negozi che direttamente ai clienti. “Passare da un contratto a tempo indeterminato a un progetto a partita IVA spaventa, ma se c’è passione e dedizione si tenta. E io ho avuto anche l’appoggio del mio compagno”.

Hai anche tu un brand, una linea di moda, design, artigianato, una piccola impresa nata o cresciuta su Instagram o Facebook? Mandaci il link e le informazioni a info@lasvolta.it, specificando nell’oggetto “IMPRENDITRICI SOCIAL”.

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