Diritti

In Germania i neonazisti armati di machete bloccano i migranti

Oltre cinquanta vigilantes tedeschi hanno risposto all’appello degli estremisti di Terza Via
La maggior parte dei migranti, provenienti da Siria, Iraq e Afghanistan, giunge nella regione di Brandeburgo, in Germania
La maggior parte dei migranti, provenienti da Siria, Iraq e Afghanistan, giunge nella regione di Brandeburgo, in Germania
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26 ottobre 2021 Aggiornato alle 17:08

Armati di spray al peperoncino, baionette, machete e manganelli per bloccare i migranti alla frontiera. È successo vicino alla città di Guben, nella zona est della Germania al confine con la Polonia, dove la polizia tedesca ieri ha fermato più di 50 vigilantes di estrema destra.

Secondo il Guardian avevano risposto a un appello di Der Dritte Weg, “La Terza Via”, un partito di estrema destra con sospetti legami con gruppi neonazisti: volevano bloccare gli attraversamenti illegali vicino alla cosiddetta “città divisa”, Guben appunto, che con la separazione del 1945 dopo la Conferenza di Potsdam, si è separata dall’omonima polacca Gubin, dall’altra parte del confine.

La polizia tedesca ha sequestrato le loro armi e li ha fatti sgomberare. Il gruppo più numeroso di vigilantes è stato fermato nei pressi del villaggio di Gross Gastrose, a sud di Guben. Provenienti da tutta la Germania, dalla Baviera alla regione di Berlino, i militanti volevano bloccare con la forza il passaggio dei migranti. Dopo l’accaduto, sabato decine di cittadini hanno tenuto una veglia per mostrare l’opposizione alle pattuglie di estrema destra lungo il fiume Neisse, che separa Germania e Polonia. “Non vogliamo lasciare la regione ai neonazisti - hanno comunicato gli organizzatori - L’asilo è e rimane un diritto umano”.

La Germania ha schierato altri 800 agenti di polizia al confine polacco per controllare il flusso di migranti che cercano di entrare nell’Ue dalla Bielorussia. “Se necessario, sono pronto a rafforzarli ulteriormente”, ha detto il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer al quotidiano tedesco Bild am Sonntag. La Polonia, dal canto suo, ha suggerito di costruire un muro da 350 milioni di euro al confine con la Bielorussia per tenere fuori i migranti.

Negli ultimi mesi, secondo l’emittente tedesca Deutche Welle, il percorso nella Germania orientale ha visto numerosi rifugiati tentare di entrare in Unione europea. La maggior parte di loro, provenienti principalmente da Siria, Iraq e Afghanistan, giunge nella regione di Brandeburgo, che confina con la capitale Berlino. Secondo DW, ad agosto alla frontiera erano state prelevate 209 persone, salite a 1164 a settembre e a circa 2mila a ottobre. Seehofer sostiene che quest’anno ci siano già stati oltre seimila ingressi non autorizzati dalla Bielorussia e dalla Polonia. Per il momento il governo tedesco non intende chiudere il confine, ma il ministro ha puntualizzato che si potrebbe dover riconsiderare una reintroduzione dei controlli alle frontiere. “Lo deciderà il prossimo governo” guidato dal socialdemocratico Olaf Scholz, che potrebbe diventare cancelliere entro dicembre.