Ambiente

La tua azienda non è sostenibile? Ahi ahi ahi

Esce in libreria un manuale diretto a imprenditori, investitori, consulenti e consumatori consapevoli. Per aiutarli a gestire l’impatto della sostenibilità sul mondo del business. E trarne occasioni
Riccardo Liguori
Riccardo Liguori giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
28 aprile 2022 Aggiornato alle 21:00

Uno strumento per passare dalle parole ai fatti. Così Sara Fornasiero, revisore legale e advisor in tema di sostenibilità e corporate governance, definisce il libro, di cui è co-autrice, Sostenibilità per scettici edito da Mondadori

Sostenibilità, si legge nell’opera edita da Mondadori, rappresenta quell’orizzonte di opportunità per il mondo dell’impresa che non si esaurisce nella sola dimensione ambientale.

Più nel dettaglio, la sostenibilità è il modello manageriale basato sulla valorizzazione delle relazioni e sulla capacità dell’impresa di integrare strategicamente questioni sociali e ambientali. È, dunque, un approccio innovativo al successo dell’impresa, e sempre più decisivo, suggerisce Francesco Perrini nella prefazione del libro.

«Nel contesto globale, che impone scelte capaci di creare valore, ma anche di rinnovare velocemente le condizioni di crescita per mantenere il vantaggio competitivo, l’impresa è chiamata a perseguire contemporaneamente tre obiettivi differenti: una governance in grado di garantire il raggiungimento dei risultati di business previsti dal management, obiettivi di equità sociale finalizzati al benessere delle persone e una gestione efficiente delle risorse naturali e non, materiali o intangibili», scrive Perrini.

Sostenibilità per scettici è un testo diretto a imprenditori, investitori, consulenti, responsabili d’area, professionisti, ma anche consumatori consapevoli, che desiderano trovare “gli strumenti più efficaci per avviare o consolidare un cambiamento positivo, gestire l’impatto della sostenibilità sul mondo del business e trarne vantaggi competitivi e occasioni di sviluppo”.

Come? Leggendo e studiando pagine che propongono indicatori, analisi, esempi e buone pratiche, mostrando in concreto cosa, nelle diverse attività aziendali, è sostenibile, cosa non lo è e anche cosa finge di esserlo.

«Incontro spesso sguardi persi sul tema della sostenibilità – ha raccontato Sara Fornasiero alla Svolta – Nella sua fase aurorale, qualche anno fa, era un tema per soli tecnici. Adesso invece è una materia che viene costantemente citata. Per portare un po’ di concretezza e non far perdere di credibilità a questa parola che, se inflazionata, rischia di includere pratiche poco coerenti o poco solide, questo libro vuole far capire come le persone già realizzano sostenibilità pur non sapendolo. Sostenibilità implica responsabilità sociale».

Dall’attività di approvvigionamento, alla comunicazione e vendita, gestione delle risorse umane, organizzazione, produzione, sistemi informativi, marketing, ricerca e sviluppo, il libro si articola in 11 funzioni ideali di un’azienda ipotetica, attiva nel settore commerciale e industriale.

Per ognuna di queste funzioni, vengono raccontati con linguaggio divulgativo – «cercando di spogliarlo di tecnicismi» – gli aspetti che possono essere toccati dalla sostenibilità.

«Chi opera in ciascun settore – si legge nel testo - troverà gli strumenti più efficaci per avviare o consolidare un cambiamento positivo, gestire l’impatto della sostenibilità sul mondo del business e trarne vantaggi competitivi e occasioni di sviluppo».

Il progetto del libro trova origine da un’idea di Sara, che circa un anno fa ha pensato di rendere più ricco il suo contributo coinvolgendo in questa avventura letteraria Silvio de Girolamo, che ha a lungo lavorato nelle aziende, e Laura Oliva, analista finanziario. «Così da fornire al lettore tre ottiche diverse».

Questa è una delle ricchezze del libro, che parte da una sezione consulenziale ma è arricchito da tre prospettive differenti, spiega Fornasiero.

«Dal 2023, i bilanci delle società saranno analizzati dalle banche per prendere una serie di decisioni. Le banche dovranno giustificare a chi prestano i soldi e come li prestano, sulla base di informazioni relative alla sostenibilità. Andando a toccare il cuore della vita delle aziende: se infatti una banca non può erogare un finanziamento perché non ci trova le informazioni di natura sociale e ambientale che lei stessa deve poi dichiarare agli enti europei che controllano il funzionamento delle banche, le aziende non possono beneficiare dei mutui».

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