Tutti possono possedere un piccolo pezzo di un’opera d’arte

Tutti potranno possedere un piccolo pezzo di un’intera opera d’arte. Con l’opera ‘Greeting from Giza’ dello street artist francese JR, allestita per la mostra ‘Forever is now’, promossa da Art D’Égypte per la prima volta alle Grandi Piramidi di Giza e sull’Altopiano circostante, fino al 7 novembre.
L’opera ‘Greeting from Giza’, realizzata in rete e struttura di acciaio, crea l’illusione che la punta della piramide sia staccata dal resto lievitando per aria (tecnica del trompe-l’oeil). L’innovazione di quest’opera è l’uso degli NFT (Non Fungible Token, certificati su Blockchain che attestano la proprietà intellettuale di un bene digitale) che permettono al pubblico di possedere un piccolo pezzo dell’installazione pubblica.
L’artista, infatti, ha suddiviso l’opera in 4.591 pezzi di varie dimensioni grazie a un algoritmo specializzato e a un’interpretazione artistica, creando così piccole opere d’arte uniche sotto forma di NFT. Questi piccoli pezzi compongono 26 categorie di geroglifici per un totale di 738 e 5 simboli speciali creati a hoc. Omaggiando così la location in cui è stata organizzata la mostra.
Tra le altre opere ci sono ‘Barzakh’ dell’egiziano Moataz Nasr, ‘Ouroboros’ dell’ucraino Alexander Evgenievich Ponomarev, ‘Together’ dello scultore italiano Lorenzo Quinn, ‘Greeting from Giza’ dello street artist francese JR, Ai-Da, l’artista robot creata da Aidan Meller e l’installazione ’(Plan of the Path of Light) In the House of Hidden Places’ di Shuster e Moseley di Shuster e Moseley, Eternity Now di Gisela Colón, Here Have I Returned di Sherin Guirguis.





