Ambiente

Anche le scimmie consumano alcol

Secondo la nota “Ipotesi della scimmia ubriaca”, i nostri antenati ominidi assumono alcol quando mangiano frutta molto matura, che contiene naturalmente etanolo. Uno studio di Berkley ora lo ha confermato
Credit: Valentin Petkov
Valeria Pantani
Valeria Pantani giornalista
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20 aprile 2022 Aggiornato alle 21:00

Circa vent’anni fa, il professor Robert Dudley dell’Università della California, Berkeley, formulò “L’ipotesi della scimmia ubriaca”. Il nome dice già (quasi) tutto.

La teoria mette in relazione la dipendenza umana per l’etanolo (alla base di tutte le bevande alcoliche) con quella delle scimmie: il composto, infatti, si trova naturalmente nella frutta molto matura. L’ipotesi suggerisce che la nostra “inclinazione” al consumo di bevande alcoliche sia stata tramandata dai nostri antenati ominidi, che da sempre consumano questa frutta “alcolica”.

«Siamo interessati all’alcol perché ci siamo evoluti come primati mangiatori di frutta e l’alcol si trova naturalmente nella frutta delle aree tropicali. E ci piace bere perché proviamo sentimenti positivi quando consumiamo alcolici, che ci sarebbero stati utili in tempi in cui avremmo potuto mangiare solo frutta matura», ha spiegato il professor Dudley.

Lo scorso mese, la Royal Society Open Science ha pubblicato un ulteriore studio al riguardo, confermando con prove pratiche la teoria della scimmia ubriaca. I soggetti della ricerca sono stati i primati ragno di Geoffroy (Ateles geoffroyi), noti anche come scimmia ragno dalle mani nere o atele centroamericana, la cui area di diffusione va dal Messico fino ad alcune zone della Colombia.

A Barro Colorado, un’isola di Panama, alcuni ricercatori hanno raccolto i resti della frutta mangiata da questi primati e li hanno esaminati, scoprendo che contenevano circa l’1-2% di etanolo. Sono seguiti poi degli esami sulle urine delle scimmie che hanno rivelato la presenza di metaboliti dell’etanolo (biomarcatori dell’abuso di alcol). Quindi sì: è confermato che le scimmie consumano alcol. Ma alla fine, si ubriacano mai?

«Anche se alcuni animali possono mangiare fino al 10% del loro peso corporeo di frutta matura al giorno - scriveva Dudley nel 2016 - La concentrazione tipica di alcol nella polpa dei frutti è solo dello 0,5-3%. Quindi, non si ubriacano mai».

Questa tendenza, ha specificato il professore, è stata una conseguenza evolutiva: «la capacità di questi primati di metabolizzare l’alcol è aumentata di circa 20 volte a causa di una mutazione in un punto dei loro geni, coerentemente con una maggiore esposizione alimentare a questa molecola».

E, sempre in un contesto evolutivo, la predisposizione alcolica delle scimmie è giunta fino a noi. A volte, però, trasformandosi in un vero e proprio vizio.

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