Ambiente

In viaggio con Barack Obama, tra i parchi più belli del mondo

Il 13 aprile è uscita su Netflix la docu-serie Our Great National Parks per celebrare alcune delle riserve naturali del Pianeta. Un percorso, tra i cinque continenti per scoprire i segreti di flora e fauna, raccontato dall’ex presidente degli Stati Uniti
Valeria Pantani
Valeria Pantani giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
14 aprile 2022 Aggiornato alle 09:00

Dalle spiagge dell’Africa alla Grande barriera corallina australiana, passando per i parchi nazionali della Patagonia, del Kenya, degli Stati Uniti e dell’Indonesia. Queste sono alcune delle tappe toccate dalla docu-serie di Netflix Our Great National Parks, in compagnia di Barack Obama.

In questa nuova miniserie, uscita il 13 aprile sulla piattaforma streaming, la voce narrante dell’ex presidente degli Stati Uniti ci accompagna in un viaggio alla scoperta della flora e fauna di alcune delle riserve naturali più belle del mondo.

«Un pesce che cammina, ippopotami surfisti che vogliono catturare le onde, specie animali che non si trovano in nessun altro luogo della terra. Unisciti a me nella celebrazione dei più grandi parchi nazionali e luoghi selvaggi del nostro Pianeta», recita Obama nel trailer pubblicato lo scorso marzo.

La serie, composta da 5 episodi di 50 minuti circa, è stata realizzata da James Honeyborne, produttore esecutivo di Blue Planet II, un documentario britannico della Bbc sull’ecosistema marino, narrato e presentato nel 2017 dal naturalista David Attenborough.

In un viaggio tra i cinque continenti, ci vengono raccontate le storie di alcuni dei più maestosi parchi nazionali, «attraverso le vite dei loro abitanti più selvaggi, grandi ed eccezionalmente piccoli» scrive Netflix, per esplorare il nostro rapporto mutevole con la natura. L’obiettivo della serie è sensibilizzare riguardo la conservazione di questi luoghi, per le prossime generazioni e per il futuro del Pianeta.

Non stupisce la presenza di Obama, il cui impegno nella protezione ambientale non è mai stato un mistero. «Siamo stati entusiasti di lavorare con il presidente perché questo tema significa molto per lui - ha dichiarato Honeyborne a Forbes - In definitiva, questa è una serie che parla del nostro rapporto con la natura, esplora lo stato della nostra relazione con il mondo naturale, ed è per questo che lui è stata la scelta perfetta per il narratore».

Come ha spiegato Sophie Todd, produttrice della serie, Obama è stato il presidente che maggiormente si è attivato nella conservazione degli habitat nella storia degli Stati Uniti. «Ci è sembrato molto naturale lavorare insieme per celebrare la natura selvaggia e la fauna selvatica» ha dichiarato a Forbes.

Tra le scene più difficili per la produttrice, immortalare con un drone i lemuri nel Parco Nazionale Tsingy de Bemaraha in Madagascar: «Le rocce sono affilate come rasoi, con enormi voragini spalancate. I lemuri possono saltarci sopra, ma noi no di certo».

E anche riprendere un guanaco che sfugge dalle grinfie di un puma predatore e ippopotami che fanno surf nell’Oceano Atlantico per spostarsi tra le varie spiagge rientrano tra le scene più impegnative. Ma sicuramente, anche tra gli spettacoli più emozionanti.

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