Futuro

La Coppa America vara il catamarano a idrogeno

Il defender dell’America’s Cup ha effettuato i primi test in acqua del Chase Zero foiling catamaran. I risultati sono incoraggianti
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7 aprile 2022 Aggiornato alle 11:00

Una delle condizioni imposte agli sfidanti dal defender Emirates Team New Zealand, in occasione della presentazione del protocollo della 37° sfida di Coppa America, era che tutti i team coinvolti dovessero dotarsi di due barche appoggio lunghe almeno 10 metri, provviste di foil e alimentate a idrogeno.

Un’iniziativa singolare, nata per incentivare la ricerca sulle energie “alternative” in uno dei settori, quello dell’America’s Cup, più all’avanguardia nello sviluppo di soluzioni hi-tech.

Così a soli cinque mesi dall’annuncio di questa singolare regola i “kiwi” hanno varato e testato nello specchio d’acqua di Auckland il prototipo del loro Chase Zero foiling catamaran.

Il nuovo catamarano volante dispone di propulsori elettrici a celle di idrogeno Toyota da 80 kW, uno per ogni scafo, che forniscono la maggior parte dell’energia necessaria per alimentare la barca.

Le due eliche sono posizionate ai vertici del foil a “U” centrale.

L’idrogeno viene immagazzinato sotto forma di gas a una pressione massima di 345 atmosfere in quattro serbatoi di plastica rinforzata da fibra di carbonio.

Ciascun serbatoio è in grado di contenere 8 chilogrammi, per una capacità totale di 32 chilogrammi a pieno.

L’idrogeno viene fatto passare sotto forma di gas attraverso un catalizzatore che sottrae dalle molecole (H2) gli elettroni. L’elettricità così generata viene immagazzinata nelle batterie di bordo o immessa direttamente nei motori elettrici che forniscono la propulsione alla barca. Le emissioni non sono nient’altro che H2O, acqua.

Il Chase Zero foiling catamaran naviga alla velocità di circa 30 nodi grazie ai 160 kW generati dalle celle a combustibile, ma attingendo alla riserva di elettricità accumulata può raggiungere punte di 50 nodi per periodi più brevi.

Può imbarcare fino a sei persone e la sua autonomia, a velocità di crociera, è di circa 97 miglia (2 ore e 80 minuti).

La barca è lunga 10 metri, larga 4,5 e ha un pescaggio di 2,2 metri.

Alberto Casti è direttore di Bolina

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