Futuro

In Uk i monopattini elettrici fanno rumore

In Inghilterra, questi esempi di mobilità sostenibile verranno dotati di un segnale acustico universale per aiutare i pedoni a rilevarli. Il progetto verrà sostenuto anche da un ente benefico per la cecità
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
18 aprile 2022 Aggiornato alle 17:00

Vi è mai capitato di passeggiare per strada e rischiare di essere investiti da un monopattino elettrico perché non l’avevate visto arrivare?

Nel Regno Unito alcuni scienziati hanno pensato a un modo per risolvere questa situazione, che affligge i pedoni di tutto il mondo. E ha chiesto l’aiuto di una delle più grandi comunità di ciechi e ipovedenti per farlo.

Sviluppato dai ricercatori dell’Acoustics Research Center dell’Università di Salford, il suono universale dedicato a chi non percepisce l’arrivo dei veicoli silenziosi, il progetto “Safe and Sound” è stato infatti realizzato in collaborazione con il Royal National Institute for Blind People, uno dei principali enti di beneficenza britannici.

«I veicoli elettrici leggeri rappresentano un rischio significativo per la sicurezza di molte persone ipovedenti», ha spiegato Robin Spinks, responsabile strategico dei progetti di innovazione presso l’Istituto Rnb.

I ricercatori del nord-ovest dell’Inghilterra inizieranno a testare l’impatto di diversi avvisi acustici sugli utenti della strada di tutta Europa, lavorando a stretto contatto con associazioni internazionali di non vedenti e in collaborazione con la società di noleggio di scooter elettrici Dott, con sede ad Amsterdam.

Perché, anziché riprodurre semplicemente un tono uniforme, il progetto vuole lavorare sulla possibilità che uno scooter possa emettere un suono artificiale che ne rifletta la velocità e la spinta, mantenendo quelle stesse aspettative che i pedoni hanno rispetto ai motori a benzina.

I motori silenziosi dei monopattini e degli scooter elettrici, infatti, possono essere pericolosi per coloro che si aspettano di essere in grado di sentire i veicoli (e i pericoli) in avvicinamento su strade e marciapiedi: i ricercatori hanno finalmente ottenuto i finanziamenti per esplorare una gamma di suoni motori udibili per trovarne uno abbastanza evidente e chiassoso da essere sicuro per i pedoni, ma anche abbastanza piacevole da non disturbare le altre persone né contribuire all’inquinamento acustico urbano.

Così hanno implementato una misurazione matematica del fastidio e della piacevolezza dei vari suoni nel tentativo di trovare l’opzione migliore per tutti: qualcosa di troppo fastidioso sarebbe inappropriato per l’uso in una città frenetica, ma dovrà pur essere in grado di farsi notare in una situazione di emergenza. Dopo queste considerazioni sono stati scelti alcuni candidati, sottoposti poi a una prova sperimentale all’interno di una simulazione nella realtà virtuale, a cui è stato detto di premere un pulsante su un controller non appena avessero rilevato un pericolo in movimento. Contemporaneamente, gli è stato dato un breve brano da leggere e delle domande correlate a cui rispondere, per simulare la distrazione di una strada trafficata.

Alla fine, il suono vincente è stato quello “a banda larga” – un suono contenente una miscela uniforme di rumore sia nelle basse che nelle alte frequenze – mixato con un “tono modulato”, una singola nota leggermente distorta. Il suono imita quello di un’auto, composto dal rumore generato dagli pneumatici sulla strada e da quello proveniente dal motore stesso.

La collaborazione tra l’Università di Salford, Dott e il Royal National Institute of Blind People è stata avviata nel 2021 e «il finanziamento ottenuto dal Fondo per la strategia per l’innovazione ci consente di svolgere ulteriori ricerche sull’ottimizzazione della consapevolezza acustica dei veicoli elettrici leggeri che saranno efficaci per le persone con disabilità visive in ambienti urbani complessi. La nostra ricerca esplorerà anche come integriamo le risposte umane nella progettazione di soluzioni acustiche per la mobilità elettrica», ha spiegato il dottor Antonio J Torija Martinez, Principal Investigator del progetto presso l’Università di Salford.

Il lavoro fa seguito a una prova condotta nel gennaio 2020 dal servizio locale pubblico “Transport of London”, che regola gran parte del trasporto pubblico della capitale britannica: due anni fa il servizio si era concentrato sull’eventualità di riprodurre un suono di avviso simile per gli autobus elettrici che viaggiano a bassa velocità e a emissioni zero.

Il dottor Martinez ha spiegato al Guardian che «l’aggiunta di un segnale acustico ben progettato può aumentare significativamente la consapevolezza di un veicolo e, di conseguenza, la sicurezza».

E, così, le strade britanniche saranno non solo meno pericolose, ma anche più inclusive. Un passo alla volta.

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