Ambiente

Le politiche green di Biden: successo o sconfitta?

Aveva proposto un piano climatico tra i più ambiziosi. Ma il presidente degli Stati Uniti ha capito che l’autonomia energetica potrebbe non essere così semplice
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4 aprile 2022 Aggiornato alle 09:00

Quella messa sul tavolo dal presidente degli Stati Uniti in carica, Joe Biden, all’indomani della sua elezione, era una delle agende sul clima più ambiziose di sempre.

L’ultima proposta risale a poco tempo fa: 44,9 miliardi di dollari stanziati in energia pulita – soprattutto quella solare – in decarbonizzazione ed elettrificazione dell’edilizia e dei trasporti.

Alcuni lo ritengono un rilancio al ribasso per il 2023, se si pensa che è ancora in stand-by il disegno di legge “Build Back Better”, che prevedeva circa 550 miliardi di dollari per l’energia, sotto forma di incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici e maggiore efficienza e sostenibilità nei sistemi di approvvigionamento.

Approvato alla Camera, è ora sotto il vaglio del Senato. Quella del presidente Biden è a tutti gli effetti una mossa che punta a ottenere un’accelerata all’iter di approvazione già avviato e prova ad anticipare, alcune proposte del BBB, legate alla clean energy, all’elettrificazione e alla decarbonizzazione.

In particolare, il piano predispone 9,2 miliardi di dollari per la ricerca, lo sviluppo e la distribuzione di energia pulita, solamente un terzo del budget previsto dall’esercizio 2021, mentre 90 milioni di dollari consentiranno l’istituzione di un nuovo ufficio dedicato allestimento di infrastrutture di rete (Grid Deployment Office); al Dipartimento dell’Interno 254 milioni di dollari, con l’obiettivo di migliorare la distribuzione dell’energia verde, la pianificazione e l’autorizzazione di progetti per l’energia solare, eolica e geotermica, la progettazione e realizzazione di infrastrutture di nuova generazione.

Oltre 100 milioni di dollari verranno investi in progetti innovativi legati all’elettrificazione delle case delle famiglie a basso reddito, mentre altri 150 milioni andranno ai progetti di elettrificazione e decarbonizzazione di case ed edifici nei territori assegnati ai nativi americani.

Alle agenzie federali spetteranno 757 milioni di dollari per l’acquisizione di veicoli elettrici e a basse emissioni. Ma, il presidente sogna in grande e vuole che anche le case degli americani diventino efficienti dal punto di vista energetico. Più di 200 milioni di dollari, infatti, confluiranno nel programma Solar Manufacturing Accelerator, per sviluppare il settore degli impianti solari domestici.

Non soffiano certo venti favorevoli al momento. Lo scorso mese si è raggiunto il picco di 4,3 dollari a gallone, ora assestatosi su un 3,35/50. Sebbene il prezzo della benzina fosse in rialzo costante ormai da un anno, era un record che non si registrava dalla crisi finanziaria del 2008.

Il contenimento dei costi del carburante in questo momento potrebbe avere la precedenza rispetto ai veicoli elettrici e alle 500.000 stazioni per la ricarica: rendersi autonomi e green potrebbe non essere così semplice.

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