Bambini

I ricci non sono capricci

Sai cosa vuol dire “discriminare”? Vuol dire trattare certe persone in modo diverso e tenerle lontane, non per quello che fanno, ma per quello che sono. E per come portano i capelli. Sì, anche se si fanno pettinature particolari! Ma ora negli Stati Uniti una legge protegge le “testoline preziose”
Illustrazione di Vittoria Cipriani
Illustrazione di Vittoria Cipriani
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26 marzo 2022 Aggiornato alle 09:00

Allaccia le cinture, oggi cominciamo con un parolone: discriminazione. Con «discriminazione» si vincono 29 punti allo Scarabeo, ma ti avverto: lo Scarabeo è l’unico posto in cui la discriminazione ti fa vincere qualcosa. Sai cosa vuol dire «discriminare»? Vuol dire trattare certe persone in modo diverso e tenerle lontane, non per quello che fanno, ma per quello che sono. Per esempio, vuol dire non far giocare a calcetto la tua compagna solo perché è femmina. Oppure trattare male un signore perché è innamorato di un altro signore. O avere paura di qualcuno che ha un accento che non conosci. Cose così.

La discriminazione può fare molto baccano oppure essere sorniona e ben nascosta, come i pidocchi. E come i pidocchi, ti si può annidare in testa. Per tanto tempo - e ancora adesso - le persone con la pelle nera e i capelli afro venivano discriminati, cioè trattati male, solo per i loro ricci o le loro acconciature. Quasi tutte le bambine nere sono state trattate male almeno una volta a causa dei loro capelli, lo sapevi? Le persone con la pelle bianca e i capelli a spaghetto pensavano - e alcune lo pensano ancora - che i ricci sono scompigliati e sporchi, e non ci si può fidare delle persone scompigliate e sporche. Facci caso: le streghe e i cattivi dei cartoni come Maga Magò e Crudelia De Mon sono scompigliati e sporchi. Quando i tuoi nonni erano piccoli, poi, c’era una canzone che diceva di non sposare le donne ricce perché erano capricciose… Poveri capelli naturali!

Per fortuna, negli Stati Uniti è stata appena votata una legge per proteggere i capelli e le testoline preziose che ci sono sotto. Si chiama Crown Act ed è molto importante. Serve a impedire che la gente venga trattata male a causa dei suoi capelli. Sembra un capriccio come quelli della donna riccia della canzone, ma non lo è. Ci sono tante persone che perdono il lavoro a causa dei loro capelli, oppure che devono tagliarli o lisciarli per non sentirsi messi da parte. I grandi diritti come studiare, lavorare, mangiare e avere una casa germogliano nelle piccole cose, come potersi vestire e pettinare come si vuole. E spesso le ingiustizie più grandi si nascondono proprio dietro alle piccole scuse. I capelli afro, poi, sono come un libro di storia. Hanno tante storie da raccontare - non sempre allegre. E i libri di storia sono importanti, anche quando non hanno le pagine. E noi dobbiamo avere il coraggio di leggerli e imparare a rispettarli.