Futuro

Dai, prendiamoci un digital rest

Secondo il Global Web Index, passiamo 2 ore e 24 minuti al giorno sui social network. Una sbornia di immagini e informazioni che necessita una pausa. Ecco perché sono nati i Punti di ristoro digitale: brevi video che mostrano paesaggi naturali rilassanti. E basta
Credit: lewis nguyen
Tempo di lettura 3 min lettura
25 marzo 2022 Aggiornato alle 15:00

È più forte di noi: il desiderio di rimanere sempre connessi non ci lascia mai. E anche quando vorremmo staccare, prenderci una pausa e riposare gli occhi, continuiamo ad aggiornare i nostri feed.

Secondo un rapporto del 2019 della società di targeting Global Web Index, nel mondo si passano circa 2 ore e 24 minuti al giorno sui social network e sulle app di messaggistica. E se usassimo un po’ di questo tempo per prenderci una pausa? Basterà “raggiungere” i digital resting points, per rilassarci rimanendo connessi.

Un breve video di circa 15 secondi ma da poter rivedere in continuazione, solitamente con un paesaggio naturale: una foresta, un tramonto, le onde del mare che si infrangono sulla costa. In sottofondo, musica strumentale o suoni della natura. Unica regola: nessuna persona. «Congratulazioni! Hai raggiunto un punto di riposo digitale. Rimani pure quanto vuoi», si legge nei video.

«I digital resting points sono destinazioni rilassanti nascoste in Internet», ha spiegato Gabi Abrao, una delle prime content creator che ha prodotto questa tipologia di video sui social. «Chi poteva immaginare che tutti questi bei contenuti avrebbero contribuito a creare un trend», ha scritto in un suo recentissimo post.

Lo stile dei suoi video ricorda molto quello dei videogiochi anni ‘90. Quelli dove, una volta terminato il livello, ricevevi la ricompensa e un messaggio di incoraggiamento: «Congratulazioni, missione compiuta». Anche il font del testo è molto simile. Si prestano maggiormente a piattaforme quali Instagram e Tik Tok. Ma se riuscissimo a realizzare un bello scatto al tramonto, in riva al mare o sulla cima di una collina, allora congratulazioni! Abbiamo appena raggiunto un punto di riposo digitale in foto.

Anche il Museo d’arte contemporanea di Los Angeles ha offerto il suo digital resting point, con l’immagine dell’opera Untitled (Ocean) di Vija Celmins (1977). «Congratulazioni! Hai raggiunto un punto di riposo digitale. Rilassati, medita su queste onde e purifica la mente da tutti i titoli dei giornali», ha scritto in un tweet.

Tra le alternative ci sono i video ASMR su Youtube. Il meccanismo è lo stesso: realizzare contenuti capaci di portare a un temporaneo senso di benessere per chi ascolta. Infatti, al contrario dei punti di riposo digitali, questi video si concentrano sul suono prodotto più che sull’immagine: ci sono sussurri, c’è la natura, ma anche persone che toccano oggetti o mangiano rumorosamente. Se invece si preferisce guardare ma senza ascoltare, basterà cercare video di persone che tagliano le saponette. Il risultato non cambia.

Così, se tra un post e un altro hai bisogno di una pausa, siediti e raggiungi il tuo punto di riposo digitale. Congratulazioni!

Leggi anche
mente
di Valeria Pantani 3 min lettura
Diritti
di Redazione 2 min lettura