Futuro

A Firenze arrivano gli americani! E aiutano le startup

Un progetto di collaborazione tra il Consolato statunitense e lo startup studio Nana Bianca per valorizzare le eccellenze dell’innovazione: si chiama Connect Us, partirà ad aprile, connetterà manager degli States e giovani talenti italiani
Credit: Credits: Nana Bianca
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
22 marzo 2022 Aggiornato alle 19:00

Firenze, terra di capolavori artistici, architetture mozzafiato e made in Italy, ma non solo: anche residenza di imprenditori e manager americani che diventeranno i mentori dei giovani startupper fiorentini di domani.

Il progetto si chiama “Connect Us”, letteralmente “connettiamoci”, che nasconde un doppio significato relativo al ruolo di “Us”, che in inglese si riferisce agli Stati Uniti: perché valorizza le eccellenze locali e rafforza i legami commerciali tra la città di Firenze, la Toscana e gli Usa. Manager e scienziati americani saranno le guide di startup, imprese giovani e nuove, e trasferiranno le loro conoscenza manageriali di gestione aziendale, consigli su come proporsi sul mercato americano, introducendoli alle loro conoscenze personali e diventando, così, i loro consulenti ufficiali.

Il progetto è stato presentato il 21 marzo nella sede del Consolato statunitense a Firenze dalla console generale americana Ragini Gupta, rimasta «colpita dal sincero interesse da parte di molti imprenditori americani nel condividere le loro conoscenze con il tessuto economico locale. Così ho iniziato a saggiare la possibilità di unire il loro patrimonio di conoscenza con i bisogni di Firenze e della Toscana, unendo privati cittadini, associazioni e il governo locale». Ed è da questo sforzo che, nei mesi scorsi, è nato “Connect Us”: «Adesso stiamo costruendo insieme a Nana Bianca le prime attività. E coinvolgeremo anche le università statunitensi qui presenti». Nana Bianca, “lo startup studio che mette a disposizione la propria esperienza per trasformare idee rivoluzionarie in tech company di successo”, come riporta la stessa realtà sul proprio sito, farà da incubatore, ovvero l’organizzazione che accelererà la nascita delle imprese attraverso un processo sistematico, che prevede vari passaggi e strumenti di sostegno.

Il primo incontro si svolgerà il 27 aprile e riunirà cittadini americani e italiani con la stessa passione per l’innovazione, ma gradi di esperienze differenti: saranno invitati i 30 americani – alcuni di origine italiana, altri nel Paese da più di vent’anni - finora associati al progetto, in quella che sarà la prima Connect Us Review, insieme a 4 o 5 startup meritevoli per promuovere l’incontro tra ragazzi e manager. I manager, o ex manager, che parteciperanno appartengono ai settori più svariati, come moda, cibo, ricerca sanitaria, marketing e cinema.

Connect Us ha il patrocinio di Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, Confindustria Firenze e Toscana, Camera di Commercio e, ovviamente, Nana Bianca. All’incontro, infatti, oltre a Gupta, erano presenti tutte le personalità istituzionali locali, come il presidente della Regione Eugenio Giani e il sindaco Dario Nardella, che ha spiegato come si stia tentando di «creare le condizioni per lo sviluppo di una città della formazione e oltre 10.000 studenti stranieri che stanno in città almeno 6 mesi sono degli Stati Uniti». Poi, il presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori, che crede «fortemente nella sinergia tra imprese e istituzioni», e i presidenti di Confindustria e Camera di Commercio Maurizio Bigazzi e Leonardo Bassilichi.

Appuntamento al 27 aprile per dare il via ufficialmente al progetto a stelle e strisce, più il giglio fiorentino.

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