Economia

ONU: bloccare gli investimenti sugli allevamenti intensivi

La decisione parte da una ricerca delle Nazioni Unite che rileva come il danno climatico dell’industria del settore agricolo industriale rappresenta circa il 32% delle emissioni globali di metano
La campagna Divest Factory Farming chiede alle banche pubbliche di interrompere il finanziamento degli allevamenti industriali
La campagna Divest Factory Farming chiede alle banche pubbliche di interrompere il finanziamento degli allevamenti industriali
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20 ottobre 2021 Aggiornato alle 13:29

Ridurre le emissioni di metano. È questa una delle proposte concrete delle Nazioni Unite che in una nuova ricerca intitolata Global Methane Assessment, mostra che ridurre le emissioni di metano sia una delle uniche speranze per arginare rapidamente la crisi climatica. La ricerca pubblicata dal Climate & Clean Air Coalition che fa parte del programma del clima dell’ONU, spiega che il danno climatico dell’industria del settore agricolo industriale rappresenta circa il 32% delle emissioni globali di metano.

In risposta all’appello delle Nazioni Unite, un gruppo composto da venti banche pubbliche di sviluppo (PDBs) si è impegnato ad accelerare gli investimenti ecologici in agricoltura. L’occasione dell’iniziativa è arrivata durante la seconda edizione del Global Summit of all Public Development Banks in corso a Roma, ospitato da Cassa Depositi e Prestiti in partnership con l’International Fund for Agricultural Development (Ifad). Durante il summit le 20 banche hanno annunciato il lancio di una piattaforma volta a intensificare investimenti ecologici e più inclusivi in agricoltura e in attività di elaborazione, confezionamento e trasporto degli alimenti nel loro percorso “dalla fattoria al piatto”.

“Con investimenti che ammontano a quasi due terzi dei finanziamenti formali all’agricoltura, le banche pubbliche di sviluppo possono avere un impatto enorme sulla vita delle popolazioni rurali e assicurare l’adozione di pratiche agricole più ecologiche, che al tempo stesso possono aiutare i piccoli agricoltori ad adattarsi al cambiamento climatico e a ottenere redditi più alti – ha dichiarato Gilbert F. Houngbo, presidente Ifad – La piattaforma è un passo concreto importante verso questo cambiamento”.

Le banche pubbliche di sviluppo sono istituzioni finanziarie controllate o finanziate dai Governi centrali o locali che mirano a promuovere lo sviluppo economico di un Paese o di una regione. Spesso però le banche di sviluppo utilizzano fondi pubblici per espandere il settore agricolo e degli allevamenti intensivi di fatto finanziando l’aumento delle emissioni. La richiesta della campagna globale, Divest Factory Farming, chiede alle banche pubbliche di sviluppo di interrompere immediatamente il finanziamento delle operazioni di allevamento industriale e di spostare i loro investimenti verso un sistema alimentare più equo e sostenibile.