Futuro

5 consigli per le pulizie “spirituali” di primavera

Sì, siamo sempre più sopraffatti da cattive notizie e preoccupazioni. È un carico mentale faticoso da gestire, ma il New York Times ci spiega come rallentare, fermarci e… respirare
Credit: Pier Monzon
Valeria Pantani
Valeria Pantani giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
17 marzo 2022 Aggiornato alle 09:00

Come scrive anche Francesco Cicione nell’opinione di questa mattina, se prima la nostra ansia ruotava attorno a tamponi, mascherine e quarantene, oggi ciò che ci preoccupa di più è il futuro ignoto al quale andiamo incontro. Ora più che mai è nostro dovere prenderci cura di noi stessi, con piccoli gesti quotidiani che possono tutelare la nostra salute mentale. In soccorso viene il New York Times che propone i suoi 5 consigli per fare un po’ di pulizie primaverili e di detox dentro di noi.

1. Medita per raggiungere la consapevolezza

«Essere una persona in questo momento è stressante» ha detto al giornale statunitense Nkechi Njaka, una guida alla meditazione di San Francisco con un background in neuroscienze. Ogni giorno le nostre menti corrono freneticamente, pensando al lavoro, alla vita e al futuro, tra un’informazione e un’altra per cercare il modo di aiutare chi ne ha bisogno. Il NY Times suggerisce di fermarsi e meditare, per concentrarsi sul momento, sul qui e ora. «Puoi iniziare notando le sensazioni nel corpo. È normale che la mente vaghi: se ciò accade, riporta delicatamente la tua consapevolezza al respiro e torna al presente». E se dovesse servire uno spunto in più, non mancano i libri sulla meditazione o le applicazioni dedicate (esiste anche una serie Netflix, Le guide di Headspace: meditazione).

2. Annota i tuoi pensieri: il Bullet Journal

Il Bullet Journal «è molto più che un metodo per organizzare i tuoi appunti e preparare liste di cose da fare» scrive Ryder Carroll, autore del libro The Bullet Journal Method: Track the Past, Order the Present, Design the Future. «Riguarda quello che io chiamo “vivere consapevolmente”: liberarsi dalle distrazioni e utilizzare il tempo e le energie per perseguire ciò che ha davvero importanza, nel lavoro e nella vita privata». Oltre a essere un libro, il Bullet Journal è un rito quotidiano per molte persone statunitensi (ma pian piano sta prendendo piede anche in Italia). Proprio come suggerisce il nome, questa pratica permette di tener traccia del passato, ordinare il presente e progettare il futuro: è molto simile a quello che noi definiamo “diario personale”, ma un po’ più articolato (esistono modelli già programmati oppure può essere creato da zero su un taccuino bianco). Che sia un flusso di coscienza o un elenco puntato, annotare pensieri e preoccupazioni può portare sollievo alla nostra mente.

3. Stacca la spina dall’informazione

Questo punto non merita grandi spiegazioni. Oggi tra social, giornali, newsletter e notifiche varie siamo immersi nell’universo delle breaking news. Arriviamo così a immagazzinare nelle nostre teste decine e decine di notizie, tanto da non riuscir più a riconoscere quelle di qualità. «Scegli solo una o due fonti affidabili e leggile a un’ora specifica ogni giorno» consiglia Cal Newport, professore di informatica alla Georgetown University. Anche mettere un timer per il consumo delle applicazioni dei social non sarebbe male.

4. Fai ordine!

«Gli spazi disordinati tendono a impedire un chiaro pensiero cognitivo» ha spiegato Catherine Roster, professoressa alla Anderson School of Management dell’Università del New Mexico. Ma per alcune persone particolarmente pigre, fare ordine potrebbe essere più complicato del previsto. Il NY Times suggerisce quindi di creare la giusta atmosfera, mettendo un po’ di musica in sottofondo o facendosi aiutare da amicə. O magari sfogliare i libri della celebre autrice giapponese Marie Kondo, esperta di “pulizia” domestica.

5. (Ri)connettiti con le persone che ami

È forse il più potente dei consigli. Dopo il primo lockdown abbiamo avuto paura di abbracciare i nostri cari ma oggi, pian piano, stiamo ritrovando il nostro equilibrio. «Abbiamo bisogno del supporto e della leggerezza delle persone che ci fanno sentire bene», ha detto al giornale Barbara Greenberg, psicologa clinica del Connecticut. Passare del tempo con la propria famiglia, rivedere vecchiə amicə: in poche parole, riconnettersi con le persone. Magari lontano dalla tecnologia.