Futuro

Due studenti di Harvard inventano il “Google” dei rifugiati

Si chiama Ukraine take Shelter il motore di ricerca per i profughi ucraini: è una piattaforma che connette chi scappa con potenziali padroni di casa pronti a ospitarli, in tutto il mondo
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14 marzo 2022 Aggiornato alle 15:00

Non hanno dormito per 3 giorni prima di mettere online “Ukraine take shelter”, una piattaforma che connette i rifugiati ucraini con potenziali padroni di casa pronti a ospitare chi è in fuga dalla guerra. Avi Schiffman e Marco Burstein, rispettivamente di 19 e 18 anni, si sono conosciuti all’Università di Harvard, a Boston, e mentre cercavano di trovare un’idea per aiutare i milioni di rifugiati che stanno lasciando l’Ucraina senza sapere dove andare, avevano già lanciato un sito internet.

Dopo aver avuto l’idea Schiffman, studente di neurofilosofia, ha chiesto aiuto ai suoi contatti per tradurre il sito Internet in ucraino, russo, polacco, ceco e rumeno, e poi ha scritto a Burstein, programmatore, per sviluppare la parte informatica. Il 3 marzo, 3 giorni e 5 ore di sonno dopo, Ukraine Take Shelter era disponibile in 12 lingue e accessibile a tutti.

La semplice schermata assomiglia a un motore di ricerca: basta selezionare la lingua e scrivere la città per avere la lista di tutte le persone intenzionate a ospitare 1 o 2 persone, anche solo un bambino o un nucleo famigliare con o senza un animale domestico. Sul sito si possono anche compilare i campi per diventare un host ed essere contattati direttamente dai rifugiati in cerca di un alloggio. Ieri, a meno di 2 settimane dal lancio della piattaforma, come reso noto da Schiffmann sul suo account Twitter, le visite della pagina al minuto erano 466, il triplo rispetto a qualche giorno fa. Con oltre 4.000 potenziali host, la maggior parte di Paesi vicini all’Ucraina.

Avi Schiffmann, ideatore di Ukraine take shelter
Avi Schiffmann, ideatore di Ukraine take shelter

Schiffmann e Burstein hanno però dichiarato di aver ricevuto offerte anche da Israele e Canada: in alcuni casi i padroni di casa si sono offerti di acquistare biglietti aerei per mettere al sicuro le famiglie al sicuro e non dover per forza andare nei Paesi limitrofi.

«Se qualcuno ha un divano disponibile, può sostenere un rifugiato», ha detto Schiffmann al Washington Post. «E se qualcuno ha una casa, può metterla sul sito e sostenere un’intera famiglia. Sta letteralmente salvando vite in una situazione terrificante». Il giovane studente ha spiegato come volesse creare una versione più veloce ma anche più essenziale di Airbnb, il portale online che mette in contatto persone in cerca di un alloggio con persone che dispongono di uno spazio extra da affittare.

Non è però la prima volta che Schiffmann ha messo le sue capacità al servizio dei più bisognosi: durante la pandemia da covi-19, insieme a un altro amico, Daniel Conlon, Avi ha progettato il sito ncov2019.live, una dashboard in grado di raccogliere i dati riguardanti il COVID-19 da tre diverse fonti, tra cui la World Health Organization (WHO) e il Centers for Disease Control and Prevention (CDC), classificandoli per continente, nazione e regione, facilitandone la comparazione perché visualizzabili su una mappa. Tanto da aggiudicarsi la 24esima edizione dei Webby Awards come Persona dell’anno 2020, premio internazionale presentato annualmente dall’International Academy of Digital Arts and Sciences per l’eccellenza su Internet con categorie in siti web.

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