Futuro

Pugno duro di Polonia e Russia: a rischio gli equilibri internazionali

Da una parte la crisi sullo stato di diritto tra Polonia e Ue, dall’altra la sospensione della Russia della missione Nato dal 1 novembre 2021
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19 ottobre 2021 Aggiornato alle 12:27

Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki alza la voce a Strasburgo e mette in guardia la Commissione europea, Serghei Lavrov è tassativo sul comportamento della Nato nei confronti della Russia. Il risultato, al momento, ha l’aria di confusione in Europa, dove gli equilibri tra potenze sembrano traballare sempre di più.

Il botta e risposta tra Ursula von Der Leyen e Mateusz Morawiecki, primo ministro polacco, arriva direttamente dall’aula di Strasburgo nella plenaria del Parlamento Europeo. Sul tavolo il dibattito sulla crisi dello stato di diritto in Polonia dopo che la Corte costituzionale di Varsavia ha stabilito che alcuni regolamenti dell’Ue non sono compatibili con la Carta dello stato polacco. Preoccupata la presidente della Commissione Europea per la recente sentenza che “mette in discussione la base della Ue e costituisce una sfida diretta all’unità degli ordinamenti giuridici europei”, ha dichiarato la von der Leyen.

L’intervento in aula di Morawiecki potrebbe suonare di apertura ma i toni dei giorni scorsi tornano a lasciare dubbi sui dialoghi tra Polonia e Ue, tutt’altro che distesi. “L’integrazione europea è la nostra scelta, il nostro destino. L’Europa è il nostro posto, non vogliamo andare da nessun’altra parte”, sono le parole del primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, che però continua, “non permetterò che politici Ue ricattino la Polonia: il ricatto non deve essere un mezzo per le politiche condotte nei confronti di uno Stato membro”.

Se da una parte la Commissione Europea avverte che la situazione con la Polonia sullo stato di diritto sia peggiorata, a Bruxelles dal quartier generale della NATO non è ancora arrivato nessun commento alla decisione di Mosca di sospendere il funzionamento della sua missione presso la Nato dal 1 novembre. L’annuncio è arrivato lunedì dal ministro degli Esteri Serghei Lavrov: l’ufficio informazioni della Nato a Mosca sarà chiuso come ritorsione per la decisione dell’Alleanza di revocare l’accreditamento di otto funzionari della missione russa presso l’Alleanza. “La Russia non continuerà a fingere che un cambiamento nelle relazioni con la Nato sia possibile nel prossimo futuro”, ha aggiunto Lavrov. La tensione tra Mosca e Bruxelles sale e gli equilibri internazionali sono sempre più a rischio.