Futuro

Quella “Z” diventata simbolo dell’invasione

Da giorni non si parla d’altro che di una lettera apparsa sui carri armati russi, spopolata anche sui social, per sostenere l’invasione in Ucraina. Ma capire il suo significato non è così facile
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9 marzo 2022 Aggiornato alle 09:00

Za Rossiyu (per la Russia), Za President (per il presidente), Za svobodu (per la libertà), Za russkiy mir (per la pace russa), Za nashikh (per i nostri), Za pobedy (per la vittoria). C’è una “Z” che comincia ad apparire dappertutto, in Russia e non solo, sul campo di battaglia e online, per indicare il sostegno all’aggressione militare in Ucraina. Su Instagram sono 5 milioni i post con l’hashtag #Z.

È partito tutto dalle foto dei mezzi militari russi contrassegnati dalla lettera “Z” disegnata in bianco e in bella vista (nell’alfabeto cirillico, la “z” non esiste, al suo posto viene utilizzata la lettera “Ц”, anziché la “З”, una “s” più pronunciata, prima lettera degli hashtag citati sopra). La prima volta era stata vista il 22 febbraio, il giorno dopo l’annuncio del presidente Vladimir Putin di voler riconoscere le Repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk nel Donbass, anche se con l’inizio della guerra la lettera era su moltissimi altri mezzi russi. Negli ultimi giorni è circolata la versione che la “Z” sia l’iniziale di Zapad, ovest o occidente in russo, e che rappresenti un simbolo dell’avanzata dei soldati russi verso Occidente: tuttavia, tra gli hashtag sui social, “Zapad” non sembra essere utilizzato da chi invece inserisce la “Z” per condividere contenuti estremisti.

La notizia ha fatto scalpore quando il ginnasta russo Ivan Kuliak è salito sul podio dopo una gara di Coppa del Mondo di ginnastica a Doha, in Qatar, indossando una divisa con la “Z” sul petto – la gara delle parallele è stata vinta dall’ucraino Ilia Kovtun. Il comportamento del ventenne di Obninsk, una cittadina a sud di Mosca, ha spinto la Federazione Internazionale di Ginnastica ad avviare un’indagine prima di definire possibili sanzioni a suo carico. Il giovane, che ha prestato servizio militare nell’esercito russo, ha risposto che il segno “Z” significava “per la vittoria” (za pobedy), e “per la pace” (za mir): «Ci è stato detto di coprire la nostra bandiera, cosa che ho fatto. Avevano già bandito tutto il possibile. Volevo solo mostrare dove sono, tutto qui», ha detto Kuliak giustificando il gesto come risposta al comportamento degli atleti ucraini che hanno gridato “Gloria all’Ucraina”. «Secondo le regole del concorso, non è consentito, ma nessuno glielo ha detto - ha concluso - [gli ucraini] hanno anche chiesto che fossimo espulsi quando non avevamo detto o fatto nulla contro nessuno».

La diffusione fa pensare a un modo per esprimere sostegno alle decisioni belliche di Putin – in molte città russe sono apparse lettere disegnate sulle macchine, sui muri delle case e sugli schermi dedicati agli annunci pubblicitari. Nei primi giorni dell’invasione, gli esperti militari avevano suggerito che le “Z” (ma anche le “V”) sui mezzi militari russi in Ucraina fossero segni di riconoscimento dei battaglioni che avevano partecipato poche settimane prima alle esercitazioni in Bielorussia (i cosiddetti wargame): Z in questo caso starebbe per Zapad (ovest in russo) e V per Vostok (est in russo). I tradizionali wargame annuali condotti dalla Federazione Russa lungo i suoi principali assi strategici si chiamano proprio Zapad, Vostok, Kavkaz (Caucaso) e Tsentr (Centro), e rappresentano le più importanti occasioni per osservare le capacità militari di Mosca e per valutare lo stato dell’arte di dottrine operative e tecnologie adottate dalle Forze Armate russe. Con i wargame viene mostrata anche la propria forza militare, rinsaldate alleanze e dimostrate le capacità di condurre operazioni complesse attraverso la mobilitazione di decine di migliaia di uomini.