Futuro

Vuoi andare a caccia di fake news per Twitter?

Con il progetto Birdwatch, per ora attivo solo negli Usa, il social network arruola volontari per gestire il fact checking dei post degli utenti. E aggiungere contributi che contrastino la disinformazione
Credit: Chris J Davis
Valeria Pantani
Valeria Pantani giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
8 marzo 2022 Aggiornato alle 11:26

Oggi, grazie ai social network, chiunque può scrivere un’opinione su Internet: in alcuni casi, però, questo può portare alla creazione e alla condivisione di fake news. Determinati eventi, poi, possono amplificare il tutto: pensiamo a ciò che è successo durante le elezioni presidenziali statunitensi del 2016, alla disinformazione (ancora diffusa) sulla pandemia e i vaccini, oppure alla guerra in Ucraina. Le fake news possono circolare indisturbate sui social, le stesse piattaforme che molti utilizzano quotidianamente per informarsi.

Per cercare di combattere i contenuti fake, Twitter ha lanciato negli Stati Uniti il progetto di fact checking Birdwatch. Questo consente ad alcuni utenti selezionati su base volontaria di segnalare eventuali notizie fuorvianti e di lasciare delle note informative al riguardo, inserendo, per esempio, link esterni che rimandano a fonti più attendibili.

Durante la prima fase, il progetto era stato aperto a circa 10.000 utenti, su una piattaforma dedicata e separata rispetto al social. Qui era possibile segnalare le informazioni ingannevoli presenti nei tweet, scrivere note e valutarle, così da identificare i contributi più utili.

Già in questo “test” era emerso un notevole grado di soddisfazione. In particolare, gli utenti apprezzavano che le segnalazioni venissero dalla community - piuttosto che da Twitter stesso - e che le note fornissero dei contributi aggiuntivi, utili a valutare meglio la veridicità del tweet.

A più di un anno dal suo lancio, il progetto è stato ampliato. Dalla scorsa settimana, le note che vengono lasciate dai fact checkers sono visibili a un gruppo più ampio di utenti, i quali sono invitati a consultarle per avere un background informativo più preciso. «Verrà chiesto loro di valutare l’utilità della nota - scrive il Washington Post - valutazioni che, a loro volta, saranno utilizzate per decidere se mostrare ad altri quella stessa nota».

I nuovi utenti vedono solo le note giudicate positivamente dai collaboratori di Birdwatch, mentre gli unici fact checkers del progetto rimangono i volontari originali. “Ma in futuro la società continuerà a inserire collaboratori” ha detto al Washington Post la portavoce di Twitter Tatiana Britt, con la speranza che questa nuova apertura spinga sempre più volontari a collaborare.

Britt ha poi specificato che il progetto non influenza l’algoritmo del social e che, quindi, i tweet fuorvianti potranno ancora diventare virali. L’unica garanzia è che saranno presenti le note, quali segnali d’allarme per gli utenti.

C’è chi si è mostrato titubante riguardo al progetto. Sempre il Washington Post ha riportato il parere di Brooke Binkowski, caporedattore del sito di debunking Truth or Fiction, il quale ritiene che, senza una «supervisione professionale», il fact checking potrebbe non risultare così accurato (basterebbe non essere d’accordo su un contenuto per segnalarlo come fuorviante).

Birdwatching potrebbe risultare particolarmente utile in questo momento storico. Il quadro geopolitico in Ucraina è in continua evoluzione e ci sono costanti aggiornamenti da parte di giornalisti e giornaliste. In questo scenario, i social rappresentano il principale veicolo di diffusione di fake news. E c’è chi ha già lanciato l’allarme.

Come ha riportato ABC News (Australian Broadcasting Corporation), anche il progetto anti fake news «First Draft ha notato che Telegram e Twitter hanno ospitato gran parte della disinformazione» relativa alla crisi ucraina, complice «la natura “semichiusa” dei gruppi Telegram, la quale si è rivelata particolarmente difficile da oltrepassare per i fact checkers».

Leggi anche
web
di Chiara Manetti 4 min lettura
social
di Caterina Tarquini 2 min lettura