Ambiente

Arriva l’EcoAtlante: una mappa sulla salute del territorio

Lanciato il 1° marzo, il nuovo progetto nato dalla collaborazione tra Ispra e Snpa permetterà a tutti di intraprendere un viaggio virtuale nell’ambiente italiano. Guardando più da vicino le sue fragilità ma anche le sue eccellenze
Riccardo Liguori
Riccardo Liguori giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
3 marzo 2022 Aggiornato alle 13:15

L’EcoAtlante. Un progetto nato dalla consapevolezza che per troppo tempo l’informazione ambientale è stata frammentata, quasi inaccessibile a causa della sua complessità. «Mettere insieme tutto il nostro sapere sullo stato di salute del territorio in cui viviamo era una sfida che non potevamo cogliere», racconta alla Svolta Michele Munafò, responsabile Ispra “Area monitoraggio e analisi integrata uso suolo, trasformazioni territoriali e processi desertificazione”.

Attivato il 1° marzo, permette a chiunque, con un semplice click, di indagare le bellezze e le criticità della nostra Penisola. Raggiungendo un unico punto di accesso online, avremo la possibilità di costruire delle storymap, grazie ai dati offerti dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa). Indagando i temi che ci stanno più a cuore. L’obiettivo? Capire come è cambiato il nostro territorio nel corso degli anni, quali sono le conseguenze dei cambiamenti che l’hanno interessato, dove si trovano le industrie più sostenibili, quali sono le città più sottoposte all’inquinamento atmosferico, dove sono localizzate le aree con maggiore biodiversità e quali sono più fragili dal punto di vista idrogeologico.

«L’EcoAtlante fornisce tre modalità di accesso – spiega Munafò - Il viaggio è pensato per chi si affaccia per la prima volta a questo tema, incuriosito di intraprendere un percorso virtuale nei principali temi ambientali, grazie a informazioni e mappe precostituite e in sequenza: un processo che però può essere personalizzato saltando da un ambito all’altro. Le storie, invece, consentono di approfondire argomenti specifici come l’economia circolare o la salute di mare e coste. Infine, i dati, che ci permettono di navigare nell’intero patrimonio informativo alla base dell’EcoAtlante». Dando vita a mappe personalizzate, tarate sui nostri interessi, che tutti noi potremo poi salvare e condividere.

Il ruolo di Ispra sarà, da una parte, fornire la conoscenza che chi deve prendere decisioni politiche può utilizzare nel merito e, dall’altra, garantire che questo sapere sia trasparente e accessibile a tutti. Compresi i cittadini che intendono contribuire al raggiungimento degli obiettivi di transizione ecologica. D’altra parte, sottolinea Munafò, «senza il contributo e la consapevolezza di ciascuno, la transizione ecologica non sarà mai possibile».

Grandi sono le aspettative per questo nuovo punto di accesso al sapere ambientale. «Auspichiamo diventi un luogo di ritrovo, per associazioni, comitati cittadini, cittadini, amministrazioni locali e politici, che noi manterremo vivo e aggiornato. Tra qualche giorno riceveremo i nuovi dati sul dissesto idrogeologico, che noi caricheremo in nuove mappe. Stessa cosa accadrà con gli aggiornamenti sulla qualità dell’aria: nelle prossime settimane inseriremo dati rilevati in tempo reale». In questo modo, potremo conoscere le percentuali degli inquinanti atmosferici rilevati nella stazione di monitoraggio più vicina a casa, a esempio.

L’EcoAtlante sarà uno specchio dell’Italia e della sua complessità. «La nostra è una terra che soffre situazioni di degrado importanti, come il consumo di suolo, che in alcune regioni è 3-4 volte superiore a quello medio europeo. Ma è anche un territorio che brilla grazie ai successi raggiunti in tema di economia circolare e raccolta differenza, protezione delle aree protette, che custodiscono un patrimonio di biodiversità importantissimo».

A noi non resta che tuffarci in questo viaggio. Alla scoperta dell’ambiente italiano.

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